Il Commento di Roberto Bettollini, un super triathleta, che ha percorso il 20 giugno a Klagenfurt am Worthersee in Austria un Iromen con 3.800 metri di nuoto, 180 km. di bicicletta e per finire la maratona 42,195 complimenti per l’eccezionale impresa di Roberto
Ho promesso a me stesso di non farlo più. Troppo faricoso, troppa nasia da gestire, troppo tutto. E invece no, mi ritrovo ancora a Klagenfurt, in Austria con un altro Ironmen portato alla fine. E’ andata anche questa volta. Gara dura più di quanto i miei amici (giovani) mi avevano lasciato immaginare.
Una buona frazione di nuoto ed una pedalata efficace fino al 160 km mi ha fatto ben sperare per un ottimo piazzamento. Qui chi si piazza almeno terzo si guadagna una qualifica al mondiale a settembre, la posta in gioco è alta. Poi però è arrivata la botta. Una coppia di salite durissime quando ormai mancano pochi km alla fine della frazione bici, mi hanno scassato le gambe. Risultato: contrattura e crampi al quadricipite della gamba destra. Se ne vanno i sogni di gloria che mi ero fatto nella prima parte della gara. I 42 km della corsa iniziano con i peggiori auspici, provo a ” correre” ma non ci siamo proprio. E’ come avere una protesi che ti blocca la parte alta dell’artoe così andando anche all’altra zampa va fuori uso. La maratona è infinita, stressante, conto nella mente i passi, i km che mancano alla fine che non arriva mai. Con la tigna si chiude anche questa volta. Quindici ore e un minuto. Si porta a casa anche questo ironman, rivelatosi poi più tosto delle previsioni. Sono ottavo nella categoria ultra 65 anni, non sono contento ma è gia tanto che ci sia riuscito. In parecchi della mia categoria non ce l’hanno fatta e non sono nemmeno in classifica. Ora basta però, ho una certa età e non tiriamo la corda più di tanto.