Se genitori, insegnanti e allenatori sapranno sentirsi sempre in cammino
e in formazione, saranno veri educatori, nello sport e nella vita.
Lo Sport è una opportunità formativa di eccezionale significato e di
speciale simbolicità. È un tempo e un luogo dove una persona ha la
possibilità e l’opportunità di misurare sé stesso e di misurarsi con gli
altri.
Ma contemporaneamente è un luogo privilegiato di formazione della
persona nella sua integralità. È un luogo dove diventa possibile
coinvolgere in modo speciale, e direi persino unico e irripetibile,
bambini, ragazzi, giovani, adulti, favorendo straordinarie condizioni di
interazione. Le famiglie entrano in relazione con altre famiglie; i
genitori si confrontano con gli allenatori e con gli insegnanti di
educazione fisica; il quartiere si confronta con la parrocchia; la
Scuola è chiamata a dialogare con lo Sport. Ciascuno ha un ruolo
preciso, delle aspettative, dei progetti, delle attese.
Usando altre parole, apparentemente piú importanti, si può ben dire che
il mondo dello sport è un “ethos” educante, ovvero, traducendo la
parola, un “ambiente” formativo che interpella in modo esigente coloro
che sono in prima fila nella gestione e nella conduzione di tale
esperienza.
Se è vero, poi, che oggi nel mondo della Scuola e dello Sport si avverte
sempre piú l’urgenza di creare percorsi formativi innovativi, mi pare di
poter dire che l’“ethos” sportivo è chiamato, in modo sempre piú
esigente e coerente, a integrare con rinnovato slancio e motivazione
l’identità personale e l’identità professionale di coloro che sono
impegnati a “introdurre” e ad “accompagnare” soprattutto i giovani
nell’esperienza e nella pratica sportiva con tutte le ricadute sociali e
civili che una tale opportunità porta con sé.
si ricorda che il termine per iscriversi e’ giovedi 2 marzo 2017