Montagnanata 16 settembre 2012 –

Un intero Paese in festa, questo è ciò che ho visto domenica pomeriggio alla  Montagnanata  con tantissima gente a seguire una gara sapientemente  organizzata dal punto di vista tecnico; un vero cordone umano negli ultimi 100 metri del percorso ad incitare ed applaudire dal più piccolo podista nelle gare giovanili a tutti gli adulti indipendentemente dalle posizioni occupate il tutto nel più classico e sano clima delle sagre paesane.. Incredibile come in questi piccoli borghi si trovi e si respiri un’aria particolare, certamente il merito va dato a chi riesce domenica dopo domenica a metter su in modo pressoché perfetto le gare e parlo naturalmente dell’Unione Polisportiva Policiano, abilissima ad unire i piccoli atleti, i genitori, gli organizzatori, e naturalmente gli adulti in un unica stupenda “cosa” chiamata CORSA. Riguardo alle competizioni ed entrando nello specifico, come sempre si sono susseguite le gare dei ragazzi numerosi e agguerriti dove la parte del leone è toccata al Campino, poi è stata la volta delle donne, dei veterani e degli argento, la gara femminile ha visto protagonista la Keniana Eunice Chebet che in mattinata aveva già vinto a Ponte San Giovanni, mentre secondo posto per Lucia Buoncompagni dell’Unione Polisportiva Policiano e a seguire Francesca Barneschi, del Campino  mentre nei veterani vittoria per il futuro allenatore dei ragazzi della Uisp Chianciano Stefano Sinatti, mentre nella categoria argento vittoria di Enzo Patrussi. Grande gara negli assoluti dove Maurizio Cito ha dato filo da torcere ai Keniani Kemel, primo Koech secondo, fino all’ultimi 500 metri, mentre un grande Occhiolini si classificava al 6^ posto poi il marocchino Midar e di seguito Annetti, Caruso e Neri. Grande premiazione finale per tutti i ragazzi con coppe, medaglie e maglietta speciale per la gara, e gli adulti, un particolare piacere veder premiare il Vice direttore della Banca Valdichiana Umberto Saule, ragazzo Chiancianese e un tuffo nostalgico nel passato , quando il direttore mi ha ricordato che anche a lui, come a tanti nostri compaesani ho insegnato a nuotare… erano i tempi del glorioso GISP e di una Chianciano che non c’è più, ma… questa è un’altra storia.

 

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