Pubblico con piacere..il commento del Nostro Runner Alessandro Chiezzi sull’Ecomezza della Valdorcia…
13° Edizione eco mezza della Val d’Orcia
Il 26 dicembre torna il classico appuntamento di corsa in quel di Pienza, 22km nella meraviglia delle nostre campagne ottimi per smaltire parte dei bagordi natalizi. Diventata una delle competizioni più belle e partecipate del panorama podistico toscano ha raggiunto la tredicesima edizione e noi organizzatori ci sorprendiamo di come ci abbiano lasciato tutte dentro qualcosa per migliorarci sempre più, consapevoli di come per la buona riuscita di ogni cosa ci voglia anche una piccola dose di fortuna.
Nata come ormai tutti sanno da un idea di Stefano Grigiotti è il fiore all’occhiello della nostra società insieme al giro podistico organizzato a giugno; qui dedichiamo tempo e passione e il fatto di aver trovato il percorso definitivo non ci esenta certo da affrontare l’organizzazione dell’evento con precisione e professionalità. Quando si siede dall’altra parte della barricata ovvero in qualità di gestori e realizzatori di una gara bisogna mettere l’esperienza di tanti anni di sport praticato a servizio dei nostri amici e compagni di tante domeniche, dei tanti appassionati che in un giorno di festa ci vengono ad onorare sposando la loro e la nostra passione.
Tutto deve andare per il meglio, lo dobbiamo anche all’amministrazione di Pienza che ci ospita e ci supporta, ai suoi abitanti ai quali per un giorno magari qualche disagio lo creiamo, e lo dobbiamo a noi stessi per averci messo cuore tempo ed emozioni.
Al bello non ci si stanca mai e in questa cornice la Val d’Orcia si presenterà al solito come una splendida signora, attraente e a festa vestita, scintillante nel fascino dello splendido borgo pientino che nel periodo natalizio acquista un aurea magica.
Chi è già venuto negli anni passati inevitabilmente ritorna riempiendoci ogni volta di complimenti, stimolo e convinzione per scrivere ogni anno una pagina di questa bella storia e, anche se passiamo giorni a misurare, segnare, fare ricognizioni sul percorso, arrabbiarsi magari per qualche cosa che non va, appena vediamo gli arrivi felicemente stanchi e sudati, tutto passa e rimane la consapevolezza di aver dato qualcosa ad ognuno dei partecipanti, una bella giornata da raccontare e un gran bel ricordo da conservare.
Venite il 26 dicembre a tuffarvi nel quadro che vi abbiamo allestito e che la natura e la storia hanno dipinto, venite per vivere e assaporare la giornata e mettetela in un posto speciale dentro di voi, perché questo genere di ricordi sono ancore che ogni tanto, nella vita complicata e convulsa di ognuno di noi, possiamo gettare per fermarci a riflettere in qualche approdo sicuro.
Alessandro Chiezzi